L’adolescenza comporta notevoli cambiamenti all’interno di una famiglia che spesso richiedono una rielaborazione dei modelli utilizzati fino a quel momento.
Il bambino che arriva all’adolescenza deve imparare a gestire tre tipi di cambiamento. Il primo è quello fisico dovuto allo sviluppo puberale. Poi c’è quello mentale dovuto allo sviluppo delle capacità di pensiero che porta ad allargare gli interessi personali e sociali ma anche paure ed inquietudini Infine quello dell’identità che non è più di un bambino ma neanche quella di un adulto.
I cambiamenti per i genitori
Nell’adolescenza ci sono diversi cambiamenti e compiti anche per i genitori che vanno di pari passo a quelli dei figli. Anche in questo caso si sviluppano su diversi livelli.
In primo luogo come figli e necessario accettare l’invecchiamento della generazione precedente e prendersene cura.
Il secondo livello riguarda la dimensione della coppia. Come coniugi, dopo anni passati ad occuparsi del figlio bambino, ci si deve preparare al momento della loro uscita di casa. Si ha nuovamente il tempo da reinvestire nel rapporto di coppia e singolarmente si può reinvestire nell’attività lavorativa e nei propri interessi personali e sociali.
Infine come genitori ci si trova a dover gestire un nuovo tipo di rapporto con il figlio. un confronto sulle regole, a gestire la paura delle perdite dovute al rinnovato interesse dei figli per il mondo esterno, a un confronto tra i propri ideali e aspettative e il figlio reale che ci pone dinanzi ai suoi desideri.
Si deve gestire il cambiamento del nostro ruolo rispetto al figlio nella fase dell’adolescenza.
La trasformazione della famiglia
Quando si parla di adolescenza spesso ci si concentra solo sui figli, invece si tratta di notevoli cambiamenti che coinvolgono l’intera famiglia.
I genitori si trovano ad affrontare dei compiti evolutivi che abbracciano molti livelli della loro vita e allo stesso tempo devono rivedere il loro stile educativo e le modalità di rapportarsi ai figli. Questo può comportare grande smarrimento visto che si tratta di modalità che fino a quel momento funzionavano bene e all’improvviso cominciano a mostrare delle falle.
Si può quindi parlare di compito evolutivo congiunto che impegna la famiglia a trovare un giusto equilibrio tra le spinte adolescenziali e la stabilità familiare.
In una fase così delicata è più facile che si instaurino meccanismi disfunzionali che possono portare difficoltà nella comunicazione, conflitti, litigi ed espressioni di ribellione che non si riesce a controllare.
In questi casi una consulenza psicologica può aiutare a comprendere questi meccanismi e ritrovare nuovi equilibri.