Il colloquio che produce cambiamento

Nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione, il rapporto tra terapeuta e cliente si fonda su fiducia e collaborazione. Attraverso un colloquio che produce cambiamento, si esplorano insieme le strade più efficaci per costruire soluzioni concrete. Questo approccio si distingue per l’attenzione alle risorse personali e alle capacità già presenti nel cliente, anche se non ancora pienamente riconosciute.
Tecniche di dialogo per attivare il cambiamento
Uno degli elementi chiave di questo metodo è l’uso di tecniche di dialogo mirate, che guidano il cliente a scoprire le proprie risorse e a individuare strategie per superare le difficoltà. L’obiettivo non è analizzare i problemi in profondità, ma valorizzare ciò che già funziona**, anche nei piccoli gesti quotidiani. Questo approccio rende il *colloquio che produce cambiamento* uno strumento potente e trasformativo.
Domande che sfidano le convinzioni limitanti
Alcuni clienti arrivano in terapia sentendosi bloccati, senza speranza nel futuro. In questi casi, il colloquio che produce cambiamento si avvale di domande specifiche per sfidare le convinzioni negative e far emergere piccoli successi già presenti nella loro vita.
Ecco un esempio di dialogo terapeutico:
👥 Terapeuta: “Dopo aver ascoltato la sua storia, capisco che si senta senza speranza. Mi dica, però, come fa ad andare avanti ogni giorno?”
👤 Cliente: “Sopravvivo a stento. La mia situazione non cambierà mai.”
👥 Terapeuta: “Capisco. Eppure, come riesce a farlo? Cosa le permette di affrontare ogni giornata?”
👤 Cliente: “Vivo giorno per giorno, senza aspettarmi miglioramenti.”
👥 Terapeuta: “Eppure sta andando avanti. Cosa rende possibile questo, anche solo a livello minimo?”
🔍 Ripetere questa domanda aiuta il cliente a prendere consapevolezza dei piccoli passi che compie ogni giorno, trasformandoli in una base solida per il cambiamento.
Un’altra tecnica efficace: la domanda sulle eccezioni
Un altro esempio di colloquio che produce cambiamento è la domanda:
🗣️ “Come mai la sua vita non è ancora peggiore?”
Questa domanda sposta l’attenzione sulle azioni positive del cliente, attribuendogli il merito delle sue scelte. In questo modo, si rafforza la fiducia nelle sue capacità e si rendono visibili le strategie che già utilizza, anche inconsapevolmente.
Conclusione: il potere trasformativo del dialogo
Nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione, il linguaggio non è solo un mezzo di comunicazione, ma uno strumento di trasformazione. Attraverso un colloquio che produce cambiamento, il terapeuta aiuta il cliente a riconoscere le proprie risorse e a costruire un percorso di crescita. Anche nelle situazioni più difficili, esistono sempre punti di forza su cui lavorare per aprire nuove possibilità.
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