Cosa succede alla coppia coniugale con la nascita di un figlio?
La nascita di un figlio coincide oggi con la costituzione della famiglia ed è ormai quasi l’unico e indiscusso rito di passaggio all’età adulta.
Nella società attuale si fanno meno figli che in passato. Ciò è dovuto ai cambiamenti sociali e culturali degli ultimi anni. Inoltre lo sviluppo della tecnologia ci permette di esercitare un forte controllo sulle nascite per cui è sempre più difficile che le gravidanze avvengano per caso ma sono sempre più volute e cercate.
Questi fattori comportano un aumento delle aspettative riposte nel figlio che spesso diventa l’elemento principale nel definire l’autorealizzazione della coppia.
Si diventa genitori
Con la nascita del figlio si diventa genitori, ma siamo solo all’inizio di un percorso verso la costruzione di un’identità genitoriale. Obiettivo di questo percorso è la costruzione di un patto genitoriale che porti la coppia ad assumersi in modo condiviso la responsabilità per la cura del figlio. Questo non coincide con il patto coniugale ma lo va a modificare in modo significativo.
Il figlio appena nato ha bisogno di cure e affetto che gli garantiscano protezione e sicurezza in modo. Bisogna garantirgli un ambiente in cui possa sviluppare una “base sicura” che gli permetterà poi di rapportarsi con il mondo esterno, senza paure.
Man mano che il figlio cresce i genitori devono essere capaci di tener conto degli altri bisogni che si sviluppano e che si vanno ad affiancare a quello della sicurezza. Parliamo degli aspetti emancipativi e di quelli regolativi. Dovranno garantire la sicurezza e dare delle regole e nello stesso tempo orientare nella crescita e favorire l’emancipazione. Questo compito va fatto evitando di scivolare nei due estremi della trascuratezza e dell’autoritarismo. Dovranno quindi sviluppare un loro modello educativo che integri aspetti del codice materno e di quello paterno.
Cosa cambia nel rapporto di coppia
Il rapporto di coppia subisce dei cambiamenti in quanto va integrato con la dimensione genitoriale. In primo luogo è necessaria una legittimazione del ruolo genitoriale del coniuge da parte di entrambi. Riconoscere l’altro come un buon genitore è di reciproco sostegno e riconoscimento. Inoltre si va a modificare anche il rapporto con la famiglia d’origine. A questo livello si definisce il passaggio da figlio a genitore, avviene il riconoscimento di una nuova famiglia, che deve differenziarsi da quelle d’origne per continuare la storia familiare.
La transizione alla genitorialità comporta quindi una serie di compiti di sviluppo che impegnano a più livelli le giovani coppie e anche le famiglie d’origine. Di conseguenza sono molti i fattori che possono ostacolare questo percorso e far nascere difficoltà o sofferenze.
In questi casi una consulenza aiuta a comprendere a quale livello si verifica il blocco e a trovare modalità per superarlo e riprendere il percorso di vita.